Pan de tùcc in milanese vuole dire “Pane di tutti”. Perché abbiamo chiamato così il nostro panettone solidale?
Panettone, in dialetto milanese “panetun”, mutuato dall’originale “pan de ton”. Il dolce simbolo del Natale, di Milano e a ben guardare dell’uguaglianza.
Sono diverse le leggende riguardanti la nascita del termine “panettone”, al di là di queste, le prime attestazioni storiche riguardanti il dolce risalgono al XIV secolo. All’epoca, come ordinato dagli antichi statuti delle corporazioni, ai fornai che nelle botteghe di Milano impastavano il pane dei poveri (pane di miglio, detto pan de mej) era vietato produrre il pane dei nobili (pane bianco, detto micca).
Nel 1395 si decise di concedere un’eccezione a questa regola: il giorno di Natale aristocratici e plebei potevano consumare lo stesso pane, regalato dai fornai ai loro clienti.
Da quel momento in poi le corporazioni decretarono che non dovesse più esistere il 25 dicembre nessuna distinzione. Tutti dovevano consumare lo stesso pane come simbolo di condivisione e uguaglianza.
Era il pan de sciori, o pan de ton, cioè di tono, di lusso, fatto di frumento, con burro, zucchero e zibibbo. Era il panettone, un dolce davvero per tutti. È così che per noi il pan de ton è diventato pan de tùcc.
Pan de tùcc quindi è il panettone buono per te e per gli altri, il dolce che ritrova nelle sue profonde radici meneghine, la spinta all’accoglienza e all’inclusione di cui oggi il mondo ha bisogno.
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