Il volontariato candidato a bene immateriale dell’umanità UNESCO
A livello europeo è stata proposta la candidatura del Volontariato a bene immateriale dell’Umanità UNESCO.
A sostenere tale azione c’è anche il CEV, ossia il Centre for European Volunteering.
L’idea è partita dalla constatazione del ruolo cruciale che i volontari hanno nella nostra società. Ecco che “fare del volontariato un patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO significherebbe riconoscere e valorizzare gli sforzi, la passione e la dedizione non solo di tutti i membri delle nostre comunità coinvolti in attività di volontariato, ma anche di quelli compiuti dalle organizzazioni stesse e dalle società che offrono sostegno alle infrastrutture di volontariato”.
Ovviamente siamo assolutamente d’accordo con la candidatura. Del resto non potrebbe essere diversamente. Le nostre attività si reggono sulla testa, le gambe e le braccia dei circa 150 volontari che annualmente orbitano intorno alla nostra associazione.
E che il volontariato avesse un riconoscimento internazionale autorevole sarebbe un passaggio meritatissimo, forse dovuto.