Giornata Mondiale dell’Alimentazione. Solidando case studies per il programma Cultivate dell’Unione Europea
Avete mai sentito parlare di Cultivate?
Si tratta di un programma di ricerca transnazionale finanziato dall’Unione Europea attraverso Horizon, nato con l’obiettivo di studiare le possibilità di creare sistemi alimentari urbani e peri-urbani più equi e sostenibili.
Il primo step di Cultivate è quello di raccogliere dati, buone pratiche e casi di studio all’interno delle città che oggi si dimostrano all’avanguardia nell’implementare sistemi alimentari alternativi: Milano, Utrecht e Barcellona.
Ed è in questa cornice che abbiamo volentieri ospitato la visita di Dean Phelan, Marco Vedoà e Matteo Matteini, tre ricercatori che lavorano proprio per Cultivate, rispettivamente del Trinity College di Dublino, dell’Università di Barcellona e del Comune di Milano.
In una mattinata passata insieme abbiamo mostrato loro il nostro Sistema Solidando, ossia il sistema integrato di recupero e redistribuzione alimentare in cui grazie alla sinergia fra un social market, un hub di stoccaggio del “fresco” interno alla rete di Food Policy Milano, e un forno sociale, riusciamo ad assicurare, oltre a una costante quantità di cibo gratuito a chi ne ha bisogno, anche un’alta varietà e qualità di quel cibo, arrivando a sostenere circa 1000 famiglie all’anno.
Dean, Marco e Matteo alla fine del giro ci hanno confermato quanto il nostro progetto sia un’eccezione a livello europeo, e tale consapevolezza – che ci inorgoglisce e ci responsabilizza – ci sembra il modo migliore di celebrare la GIORNATA MONDIALE DELL’ALIMENTAZIONE che cade esattamente oggi.
Le stime uscite in occasione di questa giornata sono allarmanti. A livello globale da un lato un miliardo di tonnellate di generi alimentari, pari al 17 per cento del cibo disponibile, ogni anno viene gettato via; dall’altro 600 milioni di persone sono costrette a fare affidamento su sistemi alimentari acquatici compromessi dall’inquinamento, dal degrado degli ecosistemi e dagli effetti dei cambiamenti climatici.
Essere parte della schiera di organizzazioni, realtà, istituzioni che cercano di risolvere il problema invece di essere organico ad esso, ci rende particolarmente felici.