Cosa sta succedendo con i migranti fra Bielorussia e Polonia?
Da giorni migliaia di migranti mediorientali sono bloccati al confine tra Bielorussia e Polonia. Per la precisione sono su territorio bielorusso e provano ad entrare in Polonia, quindi in Europa, mentre la Polonia nega loro l’accesso.
Ma come ci sono arrivati migranti mediorientali in Bielorussia? La Bielorussia non è sulla rotta balcanica ed è distante migliaia di chilometri dalle rotte migratorie più battute per arrivare in Europa.
La storia ha dell’incredibile.
Dall’inizio dell’estate la Bielorussia ha iniziato a pubblicizzare in paesi come l’Iraq o la Siria – tramite agenzie di viaggi – pacchetti turistici tutto incluso per visitare Minsk (capitale della Bielorussia). Tantissimi migranti, rifugiati e richiedenti asilo, allora (si stima circa 30 mila), hanno colto l’occasione per arrivare alle porte dell’Europa in aereo, risparmiandosi così un lungo e pericoloso tragitto da percorrere a piedi o con mezzi di fortuna. Oggi quei migranti sono quelli al confine che la Polonia non vuole accogliere.
E’ chiaro che il governo bielorusso si sta comportando alla stregua dei trafficanti: un atteggiamento senza precedenti nella storia recente europea. Ed è chiaro che lo stia facendo per mettere in difficoltà l’Unione Europea (avversario politico del regime autoritario bielorusso di Alexander Lukashenko).
Intanto la situazione su quel confine sta diventando sempre più preoccupante dal punto di vista umanitario. I migranti si trovavano nella strada che porta dalla cittadina bielorussa di Bruzgi a quella polacca di Kuźnica, in una zona senza molti servizi e dove le temperature sono attualmente vicino allo zero.
Ci sono donne, anziani e bambini e la trattativa fra i due Paesi coinvolti e l’Ue è in stallo totale.