Bilancio di fine anno del direttore di IBVA Matteo Ripamonti
Cara amica, caro amico,
come ogni anno è arrivato il momento di guardarsi indietro e fare un po’ di somme, di classifiche, di considerazioni su come sono andate le cose, come sarebbero potute andare e come facciamo promessa di farle andare in futuro.

Ho un ricordo molto chiaro di questo 2022, il giorno della partenza del convoglio SOLIDANDO per l’UCRAINA. Nella mia testa e nel mio cuore questo ricordo è il simbolo perfetto di un anno complesso e faticoso, un anno nel quale i sorprendenti risultati che abbiamo raggiunto come associazione non sono sufficienti ad attenuare il plumbeo velo che i fatti del mondo stendono su tutti noi. Erano i primi mesi dell’anno quando ci chiedevamo a bassa voce se la pandemia stesse davvero allentando la sua presa e da un giorno all’altro ci siamo ritrovati con una guerra alle porte di casa. Una guerra che fa paura, non solo perché è vicina e ad ogni bomba che cade si rischia un escalation terrificante, non solo perché è una guerra che a me riporta indietro di 30 anni quando da bambino non capivo bene chi fosse Gorbaciov, ma soprattutto perchè è una guerra che ci costringe a guardare alle altre guerre, quelle più lontane dai riflettori ma non meno violente e strazianti. Grazie alla passione di volontari, operatori, amici vecchi e nuovi, siamo stati capaci di reagire con un gesto straordinario, un viaggio al confine ucraino con un convoglio di 17 tonnellate di aiuti umanitari interamente donati dai tantissimi cittadini di ogni origine, cultura e condizione economica che hanno voluto fare la propria parte. In poche settimane ci siamo ritrovati uniti, stretti gli uni agli altri, conoscenti di lunga data e perfetti sconosciuti, per tentare di fare la nostra parte a favore della pace. Ecco, questo per me è stato il 2022.
In questi giorni di dicembre guardo i numeri e faccio i conti, sono contento perché abbiamo fatto davvero molto, abbiamo raddoppiato la capacità di accoglienza di SOLIDANDO, abbiamo incrementato gli appartamenti per l’emergenza abitativi di ABITARE SOLIDALE, con SPAZIO ALLENAMENTE abbiamo costituito la rete dei doposcuola del Municipio 1, abbiamo dato un colpo di reni con ITALIANO PER TUTTI per realizzare campus e corsi estivi per adulti e bimbi ucraini in fuga dalla guerra, abbiamo aiutato molte famiglie di FARECENTRO a fare qualche passo in avanti per la loro autonomia ed il loro benessere. Soprattutto abbiamo incontrato tante, tante persone, alcune per un’ora soltanto, altre per qualche giorno, e moltissime adesso sono nostri partner. Privati cittadini, rappresentanti di enti pubblici, operatori del privato sociale, imprenditori ed imprenditrici: sapendo di avere al fianco di iBVA tutte e tutti loro, mi sento di poter guardare al prossimo anno con ottimismo ed entusiasmo.
Il 2023 sarà un anno difficile! Non è necessario essere raffinati economisti per capire che con il rincaro dell’energia cui stiamo assistendo avremo l’effetto combinato di un incremento della povertà ed una contemporanea contrazione delle risorse utili a fronteggiarla. Luce, gas, materie prime, beni alimentari e di prima necessità, tutto scarseggia o costa di più e, le famiglie che sino a poche settimane addietro arrivavano alla fine del mese senza grandi risparmi ma con una certa serenità, oggi si trovano a rischio povertà. Come sempre sono i più fragili a subire le conseguenze più gravi e noi che, come tanti enti del terzo settore, ci siamo sempre impegnati per dare a costoro una mano, oggi ci troviamo con una difficoltà in più: anche per noi i costi sono aumentati e così, prima ancora di chiederci come fare ad aprire le porte a nuove famiglie in difficoltà, ci troviamo ad interrogarci sul modo in cui riusciremo a garantire quanto già stiamo facendo. Mantenere l’attuale livello qualitativo e quantitativo dei nostri servizi sarà la sfida più grande per il prossimo anno, tutti insieme, volontari, operatori, amici, sostenitori, riusciremo ad affrontarla!
Auguri per le imminenti feste e per l’anno che verrà, ed auguri affinché le parole di Dante possano animare i cuori ed i gesti di noi tutti nei mesi futuri: “Io che ho il mondo per patria come i pesci hanno il mare”.
Matteo Ripamonti